Qualcuno era Cirano: Checkpoint Charlie ai giardini del Poio di Fabriano
E’ da pochi giorni primavera, anche se di questi tempi non è chiaro nemmeno l’iter delle stagioni, lo sanno bene le rondini che sempre erano abituate a danzare sopra i tetti il giorno di San Benedetto e che ora si ritrovano il 21 marzo a salutare San Serapione di Thmuis.
Non era neppure troppo caldo quando il Giardino del Poio si è trovato a dialogare con Ciliegio per spiegargli la sua prossima fine.
“Caro Ciliegio, è giusto così, sono troppi anni che io e te assistiamo ad eventi culturali, ad incontri e dibattiti pubblici, a musiche, a risate e quindi a confronti. Tutto questo la Giunta Sorci, con la votazione del programma generale triennale di opere pubbliche, ha deciso finalmente di limitare, non l’avverti l’esigenza anche te di un muro?”
Il Giardino del Poio, in una chiave assurda stava giustificando la imminente estirpazione del vecchio Ciliegio per far posto ad un corridoio coperto che collegherà il palazzo del Podestà con lo Spedale del Buon Gesù, ma che di fatto, per come progettato, dividerà in due metà lo spazio verde, da sempre, culla della cultura cittadina.
E alla morte prospettatagli Ciliegio rispose “Caro Giardino, forse te oramai sei vecchio, ma io mi porto dentro le emozioni, le carezze di quanti, giovani e vecchi, si sono negli anni appoggiati a me sorseggiando birra o vino. Io potrò anche lasciare spazio ad un muro, ma nessuno potrà mai togliermi la voglia di vivere, di continuare a fiorire!”
Le posizioni erano chiare, il Giardino era oramai divenuto apatico, non aveva più la forza di contrastare una continua mala gestio della cosa pubblica, e quasi forse sperava in questo corridoio, per evitare la sera un continuo frastuono e poter quindi andare a dormire prima. Mentre Ciliegio alla musica, a grida di gioventù, non voleva ancora rinunciare.
Come detto non era caldo in quanto oramai anche tardi, e quindi, grazie anche al solito silenzio in centro si poté avvertire distintamente l’urlo del compattatore di rifiuti posto all’inizio del corso: “Ciliegio, basta, è giusto spendere così i 300.000 Euro di finanziamenti europei e i 100.000 della Veneto Banca; in fondo è grazie a questi finanziamenti europei che oggi Fabriano può vantare la mia presenza, la bellissima presenza di un bellissimo compattatore di rifiuti all’inizio del suo Corso!”
Che dire, molte associazioni si stanno opponendo per come vengono utilizzati questi fondi, per l’assenza, quindi, di una visione lungimirante della Città, ma Ciliegio ha davvero paura...
Andrea Giombi
—————
Articoli-Pensieri
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
Interpellanza sulla eliminazione delle barriere architettoniche nel Comune di Fabriano
—————
—————
—————
—————
Gemellaggio tra la fontana Maggiore di Perugia e la fontana Sturinalto di Fabriano.
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
La politica deve disegnare il domani. Gemellaggio tra le fontane di Fabriano e Perugia, ed entrata di Fabriano nel consorzio delle Grotte di Frasassi
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
PROPOSTE IN MERITO ALLA TUTELA DELLA SANITA’ DEL TERRITORIO MONTANO FABRIANESE, IN VISTA DELLA CONFERENZA DEI SINDACI E DEL CONSIGLIO COMUNALE
—————
—————
—————
—————
—————
—————
Recupero del Ponte di San Lorenzo: un impegno di riscoperta dignità; ora la variante per ridare dignità al Fiume Giano
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
Qualcuno era Cirano; Don Chisciotte ha vinto. Analisi personale in merito al voto referendario
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
Caro Mirco... Perché non intitolare lo Stadio Comunale alla memoria di questo giovane uomo?
—————
Qualcuno era Cirano: Incontro con Ernesto Galli della Loggia, in merito all'immigrazione ed al ruolo del partito di massa
—————
—————
—————
—————
—————
—————
Qualcuno era Cirano: Recensione particolare de “Il nome di Dio è Misericordia” di Papa Francesco
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————