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L'incontro pubblico e il Pd di Fabriano
E' sera, e la stanchezza sale fino agli occhi, dopo aver passato una ennesima giornata davanti a carte più o meno "sudate".
Ma sento il dovere di aprire il mio vecchio dizionario Zanichelli classe 1985, e di cercare il significato di "incontro pubblico".
Così è scritto in quelle pagine ingiallite dallo scorrere degli anni: "Occasione di colloquio e di conosceza che si crea quando due o più persone si trovano nello stesso luogo contemporaneamente, che riguarda, interessa tutti i cittadini, l'intera collettività".
Ebbene io non mi spiego come in un momento così importante per la collettività, quale è l'imminente voto regionale, in occasione dell'organizzazione di un incontro pubblico da tenersi a Fabriano tra i candidati fabrianesi, molti abbiano rifiutato in modo più o meno strisciante di partecipare.
La delusione unita a rabbia mi sale, pensando come la medesima cosa sia avvenuta nel 2012 in occasione della votazione del Sindaco e del Consiglio Comunale.
E' quindi un sistema non accettare il confronto, sistema mentale che collide però con un'altra parola, quale è "politica".
Lo sconforto sale se si considera che ad essere assenti ai dibattiti sono stati coloro che dopo l'assenza nel 2012, ad oggi rivestono cariche istituzionali nel nostro Comune e coloro che assenti nell'incontro di questa metà di maggio verosimilmente copriranno ruoli nella Assemblea Regionale se non addirittura in Giunta, inoltre poi gli assenti sono anche spesso gli uscenti da ruoli pubblici e che militano o hanno militato nel Pd o nei suoi alleati di governo.
Come se a non partecipare al dibattito con la cittadinanza porti bene, e inoltre sembra quasi che sia la stessa cittadinanza, poi tramite il voto, a premiare tali condotte.
La stanchezza sale, chiudo quelle pagine ingiallite, le quali però danno una spiegazione diversa di quella che dovrebbe essere invece la realtà quotidiana.
P.s. per la cronaca l'Ing. Sorci è arrivato a incontro concluso.
Andrea Giombi
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Articoli-Pensieri
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