La necessità del Comitato per la salvaguardia di Moscano e Vallemontagnana
Fabriano ha un territorio vastissimo a cavallo tra l'Umbria e le Marche e le numerose frazioni dovrebbero rappresentare una peculiarità, uno stile di vita votato al recupero delle tradizioni, usanze, insomma dell'italianità che è tanto messa in discussione dalla frenesia dell'oggi.
Ebbene purtroppo il modo verbale da usare è il condizionale, dal momento che questa risorsa nel vivere in una frazione è per molti cittadini fabrianesi una quotidiana difficoltà ed un pericolo.
Il 1° ottobre di quest'anno è sorto il Comitato per la salvaguardia di Moscano e Vallemontagnana e nella sera del 29 ottobre, durante una conferenza stampa, sono state rese pubbliche le ragioni che hanno spinto i cittadini ad unirsi per creare un'unica voce che pretende con forza ascolto dalle Pubbliche Amministrazioni competenti.
Nell'atto di costituzione si leggono i perché di questa scelta nel formare il Comitato, i cui motivi sono incentrati nel richiedere il normale ripristino delle strade gravemente danneggiate da varie frane e nel ripristino stesso e nella manutenzione dei canali di scolo delle acque reflue del sottopassaggio ferroviario, nel quale si verificano frequenti allagamenti anche in occasione di normali giornate piovose.
E' innanzitutto da evidenziare come sia sinonimo di cittadinanza attiva questo reale coinvolgimento dei cittadini per tentare di incidere sulla realtà, sulle scelte che ne condizionano il divenire, ma è altrettanto doveroso sottolineare come sia stato inapplicato in modo lapalissiano lo Statuto Comunale, il quale infatti all'art. 69 in tema proprio di comitati di quartiere e di frazione dispone che "Il Comune di Fabriano riconosce i quartieri e le frazioni quali entità civiche e territoriali ... L'istituzione, le elezioni, le attribuzioni ed il funzionamento dei comitati saranno disciplinati da apposito regolamento", regolamento il quale all'art. 9 afferma che "L'elezione dei consigli dei comitati di quartiere e di frazione avviene mediante pubbliche assemblee indette dal Sindaco entro 180 giorni dalla sua elezione."
Ma oltre all'inattuazione dello Statuto, Matteo Battistoni ,in qualità di Presidente del Comitato per la Salvaguardia di Moscano e Vallemontagnana ,ha esposto altre e più serie lacune da parte delle Pubbliche Amministazioni competenti: "Insieme al Vice Presidente Daniele Guerci, ed Alberto Venanzoni, già dirigente della Comunità Montana, abbiamo deciso di creare un gruppo di cittadini che abbia voglia di smettere di sentirsi considerati dei cittadini di serie B. Siamo un gruppo di 41 persone, ma la nostra petizione ha raggiunto oltre 700 firme, e riteniamo intollerabile come le Pubbliche Amministrazioni competenti, abbiano sempre calato un preoccupante silenzio verso le nostre segnalazioni, anche protocollate, nelle quali sottolineiamo il grave stato di insicurezza
che investe le nostre strade; mai abbiamo visto fare uno studio neppure per quantificare i danni, mentre ci aspettavamo una richiesta formale da parte del Sindaco per rivendicare lo stato di calamità naturale dopo l'alluvione di due anni fa che ormai ha reso la situazione intollerabile e davvero pericolosa per la nostra incolumità."
Il Comitato ha inoltre voluto porre all'attenzione come l'incuria pericolosa della strada denoti uno stato di abbandono civico verso il territorio da parte dell'Amministrazione Comunale e degli altri Enti che invece dovrebbero valorizzare ed investire sulla bellezza di Vallemontagnana e Moscano, che rientrano per di più nel Parco della Gola della Rossa di Frasassi.
Sempre Matteo Battistoni durante la conferenza ha voluto precisare infatti che: "Il problema è sì la strada, ma in realtà è molto più ampio, amiamo il nostro territorio e crediamo debba essere valorizzato perché pieno di risorse. Il nostro Parco potrebbe essere un simbolo per Fabriano, nel quale il turista potrebbe coniugare la bellezza della nostra città medievale con la bellezza della natura, ed è intollerabile che le vie di comunicazione siano invece una fonte di pericolo."
L'appello d'aiuto è già stato accolto sia dalla sezione locale del WWF, sia dal Vice Presidente dell'Unione Montana Esino Frasassi, che dal Direttore esecutivo dell'Ente Parco, i quali ritengono l'iniziativa un vero viatico per rilanciare turisticamente queste frazioni che come detto sono parte del Parco della Gola della Rossa e di Frasassi.
Insomma italianità non può essere solo l'incuria a cui siamo abituati ad assistere giornalmente...
Andrea Giombi
FOTO:
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