L'enciclica di Papa Francesco e Fabriano
Enciclica dal greco enkýklos: "in giro", "in circolo", è una lettera che il Papa indirizza affinchè, come dal suo significato etimologico,venga il più possibile accolta e letta.
Non sono un teologo, ma un semplice giurista ancora in fieri, ma credo con convinzione forte che, proprio perché semplice quisque de populo, questo testo sia rivolto a tanti proprio come me.
Il Papa ci invita ad accogliere e far propria con la sua lettera "Laudato sì", la cultura della cura, la quale è ad oggi fin troppo vista come una chimera dal sapore irraggiungibile.
L'enciclica ha come analisi difondo "l'intima relazione tra i poveri e la fragilità del pianeta" e quindi di come la massimizzazione delle logiche economiche abbia svuotato di ogni forma di etica e morale l'agire umano,orientato solo verso la cultura dello scarto e quindi verso la globalizzazione dell'indifferenza.
Mi permetto, con l'umile intento narrativo, di riportare alcune righe del Papa, che hanno scosso la mia coscienza:"La politica non deve sottomettersi all'economia [...] Il mercato da solo però non garantisce lo sviluppo umano integrale e l'inclusione sociale. Una scienza che pretenda di offrire soluzioni alle grandi questioni, dovrebbe necessariamente tener conto di tutto ciò che la conoscenza ha prodotto nelle altre aree del sapere, comprese la filosofia e l'etica sociale. [...] Conviene evitare una concezione magica del mercato, che tende a pensare che i problemi si risolvano solo con la crescita dei profitti delle imprese o degli individui. E' realistico aspettarsi che chi è ossessionato dalla massimizzazione dei profitti si fermi a pensare agli effetti che lascerà alle prossime generazioni?"
Un testo, quando ha l'intento di trasmettere un messaggio ha in sé un motivo, e tale motivo trasmette emozioni tanto più è percepito in maniera condivisa dal lettore, quando anche nella propria vita si riscontra l'esistenza del bisogno di quelle righe lette, come viatico di una speranza.
Ebbene "Laudato sì" mi ha scosso perché ho rivisto tratteggiata la mia Fabriano, laddove troppo spesso l'agire comune si è inginocchiato agli interessi imprenditoriali.
Il degrado umano purtroppo è vivo nella nostra comunità, è sensazione cruda quotidiana, mi riferisco alla costante crisi occupazionale soprattutto in seguito alla amministrazione straordinaria dell'Antonio Merloni, ed alla cessione della Indesit, la quale nel vecchio gruppo dirigenziale annovera oggi un esponente rieletto in Parlamento per la gestione della cosa comune. Ed ancora la chiusura dell'Università cittadina. Crisi la cui politica, credo abbia potuto far poco,essendo fino a ieri, nella mia città, l'economia imprenditoriale la politica.
"L'ambiente umano e l'ambiente naturale si degradano insieme"
Ed infatti, alla difficoltà umana si è mostrata nel tempo anche una crisi ambientale, mi riferisco al disinteresse mostrato allora nell' entrare a far parte del consorzio per la cura e la divulgazione delle grotte di Frasassi, al continuo vilipendio su uno dei nostri simboli: il Giano, al cattivo odore dell'aria che si avverte in zona Piano specialmente nelle sere d'estate, alla non cura e divulgazione delle nostre bellezze naturali, ed architettoniche (da ultimo la vicenda delle opere dell'Arch.Meloni).
"Chi è cresciuto tra i monti, o chi da bambino sedeva accanto al ruscello per bere, o chi giocava in una piazza del suo quartiere, quando ritorna in quei luoghi si sente chiamato a recuperare la propria identità", ebbene credo che questo testo ci possa educare al desiderio d'impegno per scuotere davvero le nostre identità e speranze.
Andrea Giombi
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Articoli-Pensieri
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Interpellanza sulla eliminazione delle barriere architettoniche nel Comune di Fabriano
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Gemellaggio tra la fontana Maggiore di Perugia e la fontana Sturinalto di Fabriano.
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La politica deve disegnare il domani. Gemellaggio tra le fontane di Fabriano e Perugia, ed entrata di Fabriano nel consorzio delle Grotte di Frasassi
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PROPOSTE IN MERITO ALLA TUTELA DELLA SANITA’ DEL TERRITORIO MONTANO FABRIANESE, IN VISTA DELLA CONFERENZA DEI SINDACI E DEL CONSIGLIO COMUNALE
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Recupero del Ponte di San Lorenzo: un impegno di riscoperta dignità; ora la variante per ridare dignità al Fiume Giano
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Qualcuno era Cirano; Don Chisciotte ha vinto. Analisi personale in merito al voto referendario
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Caro Mirco... Perché non intitolare lo Stadio Comunale alla memoria di questo giovane uomo?
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Qualcuno era Cirano: Incontro con Ernesto Galli della Loggia, in merito all'immigrazione ed al ruolo del partito di massa
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Qualcuno era Cirano: Recensione particolare de “Il nome di Dio è Misericordia” di Papa Francesco
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