PRIMARIE PD 2013, RENZI COME FIORI ROSA FIORI DI PESCO DI LUCIO BATTISTI
PRIMARIE DEL PD 2013
Oggi si vota solo la persona
Lucio Battisti in “Fiori rosa fiori di pesco” cantava:
“Fiori rosa fiori di pesco, c'eri tu. Scusa se son venuto qui questa sera, da solo non riuscivo a dormire perché di notte ho ancor bisogno di te. Fammi entrare per favore. Solo credevo di volare e non volo. Posso stringerti le mani? Come sono fredde, tu tremi. No, non sto sbagliando mi ami, dimmi che è vero, dimmi che è ve... Scusa credevo proprio che fossi sola, credevo non ci fosse nessuno con te, oh scusami tanto se puoi, signore chiedo scusa anche a lei, ma io ero proprio fuori di me quando dicevo: -posso stringerti le mani- come sono fredde tu tremi non, non sto sbagliando mi ami, dimmi che e' vero…”
Questa canzone racconta la storia di un amato che confida le sue speranze d’amore verso la propria donna, si affida in toto a lei senza evidentemente conoscerla davvero. Ebbene credo che oggi la politica sia diventata questo: l’affidarsi in tutto e per tutto a qualcuno che viene rappresentato dai media e dalla opinione generale come il salvatore della patria. Questo sentimento l’ho avvertito decisamente quando sono andato a Perugia, il 3 dicembre scorso, ad assistere ad un comizio dell’attuale segretario del Pd. Di comizio non aveva nulla, c’era musica da discoteca, per di più in inglese, persone che acclamavano Renzi come teenagers al tempo dei Beatles, e il Sindaco Segretario sembrava fosse come uno showman, un uomo da palcoscenico. Alla platea ha offerto riferimenti ,filmati tratti dai Simpson, da Cetto Laqualunque e frasi molto ad effetto, che oggi vengono riproposte da tutto il quadro dirigente del Pd: una legge elettorale che dia un vinto e un vincitore dal giorno successivo al voto, l’abolizione del Senato, la sburocratizzazione del mercato del lavoro, considerando l’art 18 dello statuto dei lavoratori, così come è oggi non un problema da risolvere.
Provo fortemente un rammarico nel vedere oggi la politica priva di un confronto ideologico e ridotta a personalismi carismatici, che fino ad oggi hanno ingannato la popolazione, a detta di tutti oramai. Ma nonostante ciò la politica è ancora ridotta a figure personali. Quindi ci troviamo ad essere come l’amato della canzone di Battisti, con speranze riposte in una persona senza sapere bene cosa si trova dietro alla porta, dietro alla persona del politico e ci è sufficiente, ancora oggi, dire : “ speriamo che le cose le faccia”; un po’ come canta Battisti i una volta che l’amato ha aperto la porta: “non sto sbagliando mi ami, dimmi che e' vero”. In una cosa credo Grillo abbia davvero ragione: il limite ai due mandati per le cariche elettive; è, a mio parere, sbagliato e offensivo avere i politici di professione, i quali ,proprio perchè non hanno un loro mestiere, sono incardinati in bolle dorate e prive di empatia con i problemi reali, che non vivono e che quindi non sanno capirli in pieno e risolverli. Purtroppo credo che questo pensiero debba essere rivolto anche a Renzi, il quale ho il timore, vista la sua storia politica recente, abbia sfruttato il maggiore partito della sinistra per poter raccogliere il così amato e redditizio consenso. Sinistra che in tempi come questi dovrebbe avere consensi vastissimi, ma che risulta invece fragile e confusa con se stessa, e lo dimostrano le ultime parole di Renzi sull’art 18 dello statuto dei lavoratori: “ è soltanto un totem ideologico”. Ed è infatti così oggi: l’ideologia, e cioè l’insieme di idee e valori civili e quindi anche culturali, è soltanto un totem da dover assecondare per poterci affidare al salvatore, con il rischio di essere traditi con in mano un fiore rosa, un fiore rosa di pesco.
Andrea Giombi
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Articoli-Pensieri
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