Pacem in terris e l’oggi
Autostrada deserta, priva di segnaletica e di guide è quella che abbiamo dinanzi; percorriamo questa strada soli con una radio che parla di fesserie in sottofondo.
Fesserie che blaterano veti incrociati al fine della esclusiva realizzazione personale, lasciando ognuno di noi in balia del suo viaggio.
Mi riecheggiano, invece, in questi giorni parole diverse, scritte da Papa Giovanni XXIII nella sua Enciclica Pacem in terris:
“Non si dimentichi che la gradualità è la legge della vita in tutte le sue espressioni; per cui anche nelle istituzioni umane non si riesce ad innovare verso il meglio che agendo dal di dentro di esse gradualmente. Non nella rivoluzione — proclama Pio XII — ma in una evoluzione concordata sta la salvezza e la giustizia.”
Parole le quali vogliono rendere edotto il lettore di come l’incontro leale, culminante nella mediazione politica e nell’accordo, sia l’unica strada per una graduale formazione di una collettività che non escluda nessuno.
In questi due mesi dalla votazione politica, si è mostrato apertamente come l’interesse partitico sia diverso dall’interesse politico nazionale, in cui i vari capi politici hanno mostrato di assomigliare apertamente al Napoleone maiale di Orwell che amava dichiarare “siamo tutti uguali ma io sono più uguale di voi”.
Da quasi un anno ho intrapreso direttamente un’attività politica da eletto, seppure a livello municipale, ma credo con discreta certezza che alcune dinamiche che sentiamo blaterare nelle radio siano le stesse anche a livello locale.
In molte occasioni ho avvertito come ci siano “tante maschere e pochi volti”, con l’unico intento quello di vivere di consenso per impinguare il proprio esclusivo interesse anche se in conflitto con quello generale.
Una cosa mi gratifica, e mi scuso se posso peccare di presunzione: in questo contesto mi dà forza lo specchiarmi e capire la distanza verso chi percepisce lo stipendio da parlamentare in questi mesi di vacanze romane, e verso chi, anche a Fabriano, vede e vedrà sempre l’agire politico come il solo mezzo per sovrastare l’altro.
Un’ultima cosa, odio fermamente coloro i quali dicono “non politicizzare questo e quest’altro” come se impegnarsi per la collettività sia un peccato da espiare con un quindicina di atti di dolore, senza capire la fatica, dentro la liberalità, nel provare a realizzare delle proposte in favore dell’Ente che si rappresenta; ma forse questo sentire deriva dall’autostrada deserta in cui ci hanno lasciato quelli delle vacanze romane.
APPENDICE
Dopo circa una settimana dalla scrittura di queste poche righe sembra prefigurarsi un Governo italiano giallo-verde: Movimento a cinque stelle (come piace chiamarlo a Cicchitto) e Lega (non più nord).
Mi rammarico che il Pd non abbia voluto cercare di confrontarsi con i grillini: governare serve a tentare di far vivere i propri temi (nel caso specifico sarebbero dovuti essere quelli sociali), e il rintanarsi penso significhi solo cercare di riprendere il consenso perso facendo vedere ai molti elettori di sinistra che il loro voto è andato nei confronti anche dell'altro Matteo, ex padano e "cattolico" in un modo diverso, però, da quello del Pontefice.
Conseguentemente la rivoluzione di Grillo se conduce ad un governo con il centro destra a trazione leghista significa dover dire agli elettori del sud Italia che quando i padani cantavano "vesuvio lavali col fuoco" scherzavano.
Oggi il mio pensiero è questo: c'è solo una lenta tristezza, ci si dichiara cattolici, ai comizi si porta accanto alla Costituzione il Vangelo, ma al tempo stesso si ha la presunzione di oltrepassare l'infallibilità del Pontefice (che è un dogma di fede), ed il contratto di governo lo si farebbe anche col demonio purchè in una notte stellata.
Andrea Giombi
—————
Articoli-Pensieri
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
Interpellanza sulla eliminazione delle barriere architettoniche nel Comune di Fabriano
—————
—————
—————
—————
Gemellaggio tra la fontana Maggiore di Perugia e la fontana Sturinalto di Fabriano.
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
La politica deve disegnare il domani. Gemellaggio tra le fontane di Fabriano e Perugia, ed entrata di Fabriano nel consorzio delle Grotte di Frasassi
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
PROPOSTE IN MERITO ALLA TUTELA DELLA SANITA’ DEL TERRITORIO MONTANO FABRIANESE, IN VISTA DELLA CONFERENZA DEI SINDACI E DEL CONSIGLIO COMUNALE
—————
—————
—————
—————
—————
—————
Recupero del Ponte di San Lorenzo: un impegno di riscoperta dignità; ora la variante per ridare dignità al Fiume Giano
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
Qualcuno era Cirano; Don Chisciotte ha vinto. Analisi personale in merito al voto referendario
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
Caro Mirco... Perché non intitolare lo Stadio Comunale alla memoria di questo giovane uomo?
—————
Qualcuno era Cirano: Incontro con Ernesto Galli della Loggia, in merito all'immigrazione ed al ruolo del partito di massa
—————
—————
—————
—————
—————
—————
Qualcuno era Cirano: Recensione particolare de “Il nome di Dio è Misericordia” di Papa Francesco
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————
—————