Intervista al Segretario provinciale della FIOM CGIL, Fabrizio Bassotti, riguardo la vertenza INDESIT
La vicenda di crisi occupazionale della INDESIT è terminata; che ne pensa dell’epilogo?Come vuole rispondere al segretario del PD locale che ha dichiarato: “ L’azienda ha previsto un piano di investimenti pari a circa 70 ML di euro a livello nazionale; non riteniamo ovviamente l’attuale accordo sufficiente, ma data l’attuale situazione ritengo che fosse il miglior accordo possibile. Su questo mi sembra di essere in linea con la stragrande maggioranza dei lavoratori (quasi l’80%) che lo hanno approvato.”
La vicenda Indesit è finita male,molto male per i lavoratori,ma bene per gli azionisti e per la famiglia;infatti ora l'azienda avrà più valore finanziario,in quanto già dal primo febbraio lo stabilimento di Teverola cesserà l'attività per delocalizzare impianti e produzioni in Turchia e il prossimo anno lo stabilimento di Melano verrà praticamente svuotato. È vero che i lavoratori hanno approvato l'accordo con l'80% dei consensi,ma è altrettanto vero che avevano una procedura di mobilità aperta per 1400 persone,quindi la scelta era tra il licenziamento oggi o i cinque anni di ammortizzatori sociali,e se a questo aggiungiamo il fatto che anche il Ministero Italiano dello Sviluppo Economico, nella persona del Sottosegretario DeVincenti, ci ha messo con le spalle al muro dicendo:"O questo o la mobilità".Tutto ciò con il silenzio assenso delle due regioni coinvolte; perciò si capisce il perchè di questo risultato.
La Sen. Maria Paola Merloni è stata eletta in questo territorio. Che ne pensa del suo silenzio sulla stampa e del suo operato nelle Istituzioni?
Il fatto che la famiglia e la Senatrice Maria Paola Merloni non si siano mai espressi sulla vicenda ci fa capire chiaramente che siamo di fronte a un percorso di disimpegno e probabilmente a breve l'Indesit non sarà più una multinazionale Italiana. La Senatrice non avendo preso alcuna posizione in merito alla vicenda ha chiaramente tradito il suo elettorato,in quanto lei è stata eletta proprio in questo territorio e da questi lavoratori;lavoratori a cui aveva anche inviato una lettera in campagna elettorale con tanto di buoni propositi per salvaguardare il lavoro nel Fabrianese.
Quale è il vostro rapporto con l’Amministrazione locale? La vicenda del manifesto tolto da Palazzo Chiavelli è il simbolo di una distanza del nostro Comune da voi lavoratori?
I lavoratori sono stati traditi dalle Istituzioni,e ad oggi ancora non capiscono e addirittura si sentono presi in giro da tutti quelli che continuano ad elogiare questo accordo(dal Ministro Zanonato ai presidenti di Regione,al Sindaco).È notizia di questi giorni che i lavoratori Electrolux hanno esposto uno striscione con la scritta "noi non siamo l'Indesit",per evidenziare il fatto che la vertenza si è conclusa male,e non vogliono lo stesso trattamento dalle Istituzioni. Ed è notizia di ieri mattina che i lavoratori Indesit del casertano hanno scioperato per sette ore, nonostante l'accordo firmato e votato. Nelle fabbriche regna un clima surreale,misto di amarezza,delusione e insicurezza per il futuro. La vicenda dello striscione simbolo della vertenza, tolto da palazzo Chiavelli, è stata una cosa che io ritengo di cattivo gusto e intriso di un amaro sapore di farsa, poiché a questo "evento"non era presente nemmeno un operaio ma solo qualche sindacalista,e questo può far denotare una certa distanza tra la politica e il paese reale.
Queste domande proverò a rivolgere anche alle altre confederazioni sindacali, alle autorità locali e ai dirigenti Indesit. Mi permetto infine, di riportare una espressione, a mio avviso essenziale per capire cosa sia per l’uomo il lavoro. Lo scomparso Professore Francesco Santoro Passarelli, Luminare e Docente di diritto del lavoro, diceva: “ Il rapporto di lavoro è l’unico rapporto contrattuale che non riguarda l’avere, ma l’essere della persona.”
Andrea Giombi
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