Il Presidente del Palio sul ventennale della manifestazione e sul bilancio partecipativo
Intervista al Presidente dell’Ente autonomo Palio di San Giovanni Battista, Mauro Marcellini
· Siamo ai vent’anni del Palio; dal 1994 la manifestazione è un punto fermo di vera vitalità per Fabriano. Quali sono le novità e le conferme dell’ importante evento?
Una delle prime cose che dissi quando fui eletto era che il Palio diventava maggiorenne: il mio primo anno di mandato coincise infatti con la diciottesima edizione. Oggi ci stiamo preparando a festeggiare un anniversario ancora più importante, il ventennale. Purtroppo la situazione di crisi economica che ha colpito il nostro paese non ci ha aiutato a realizzare tutti gli eventi che avevamo ipotizzato. Tuttavia abbiamo creduto che fosse importante celebrare questa edizione in modo particolare: ci siamo quindi messi a lavoro con l’idea di regalare alla manifestazione e a Fabriano qualcosa di nuovo. La prima cosa che ci è venuta in mente è stata capire se nella nostra Città ci fossero altre realtà disponibili ad intrecciare i loro programmi con i nostri per dare un tocco di originalità alla manifestazione. Stiamo ancora organizzando e definendo i dettagli, ma insieme alla Fondazione Merloni, con Francesca Merloni, Caterina Massi e il loro staff, porteremo il Palio ad essere per la prima volta, una vetrina mondiale. Sì, proprio mondiale: grazie al loro coinvolgimento, ospiteremo a Fabriano,costumi e culture provenienti da diverse parti del mondo (Cina, Giappone, America e Europa) che verranno a visitare Fabriano e avranno l’occasione di vedere la ricostruzione storica offerta dalla nostra manifestazione. Una novità organizzativa per esaltare il tuffo nella storia sarà rappresentata dall’unione dei borghi medievali con il corteo storico nel secondo sabato (21 giugno). Un’intera giornata sarà dedicata al ricordo del medioevo fabrianese: fin dal primo pomeriggio i borghi e le botteghe medievali prenderanno vita nel centro, che verrà poi attraversato dal corteo diretto in piazza. Stiamo creando un ambiente dove i visitatori potranno ammirare intorno a sé costumi e artigiano dell’epoca. Il progetto sarà laborioso ma con l’aiuto delle Porte e del loro importantissimo lavoro riusciremo nel nostro intento. Quest’anno, grazie alla collaborazione con un gruppo di appassionati, stiamo organizzando la quinta edizione di un raduno Camper: ad oggi abbiamo già registrato oltre 30 prenotazioni e sono convinto che l’evento riscuoterà grande successo. Nei nostri piani c’è anche quello di lasciare un segno tangibile nella Città che ricordi il Palio e il Suo Santo Patrono durante tutto l’anno: non avendo ancora ottenuto tutte le autorizzazioni da parte dell’Amministrazione Comunale, non posso svelare i particolari di questa idea ma vorrei anticipare che dedicheremo parte di una serata al ricordo dei venti anni del Palio appena trascorsi. Nonostante alcune difficoltà, stiamo cercando di pianificare anche altri eventi (mostre, convegni, e altro) per arricchire ulteriormente il programma.
· Rapporti con l’Amministrazione comunale. I Priori delle quattro porte sentiti sull’argomento, hanno sottolineato la carenza di una sede propria e i costi da dover sostenere soprattutto proprio per sedi e per l’osterie. Quale è la sua opinione in merito? Che ne pensa della scelta fatta di delegare alle porte l’applicazione del bilancio partecipativo?
Come rappresentante dell’Ente, posso affermare che con l’Amministrazione Comunale, i Vigili Urbani e le forze dell’ordine si è consolidato un clima positivo, di collaborazione e disponibilità. Dal punto di vista pratico, il rapporto con l’Ente riguarda perlopiù aspetti burocratici (permessi, autorizzazioni, utilizzo temporaneo di spazi): nonostante in alcuni casi si debba far fronte a lungaggini, abbiamo sempre lavorato con grande rispetto reciproco, riuscendo a trovare una giusta soluzione ad ogni problematica. Quest’anno ci siamo trovati ad affrontare e gestire una quantità di eventi importanti per la Città, non ultimo la fiction che verrà girata proprio durante Palio: grazie all’impegno di tutti, siamo riusciti a coordinare positivamente le diverse esigenze. Un punto di vista diverso è quello delle Porte, che hanno invece necessità strutturali: come più volte sottolineato, questo aspetto rappresenta l’ostacolo principale all’espansione del Palio durante tutto l’anno. Da tempo ormai sosteniamo che la mancanza di punti attivi e aperti tutto l’anno ci costringe a coinvolgere i portaioli solo nei mesi precedenti alla manifestazione. Purtroppo trovare nuove risorse umane è estremamente difficile: l’ideale sarebbe poter avere delle sedi fisse che diventino circoli aperti tutto l’anno dove impostare una vita sociale costante e condivisa. Non va tralasciato il fatto che dover trattare e cercare le sedi delle infiorate e delle hostarie di anno in anno è un dispendio di energie che le Porte potrebbero utilizzare diversamente. Per quanto riguarda il “bilancio partecipativo” credo si tratti di un aspetto che è stato affrontato in maniera sbagliata e che, forse anche solo in parte, è stato strumentalizzato. Il Comune di Fabriano, riconoscendo nel Palio una realtà radicata nella Città e un forte strumento di aggregazione dei cittadini ha chiesto alle Porte di creare una commissione di fabrianesi, e tengo a precisare “fabrianesi”, che costituissero il gruppo di ottanta persone per analizzare dei progetti presentati dai cittadini. A conferma di questo le Porte hanno convocato delle riunioni aperte dove chiunque poteva iscriversi e candidarsi per diventare membro della commissione. In questo modo la commissione di 80 persone non è costituita dai quattro consigli o dai loro rappresentanti, ma da ottanta cittadini che svolgeranno il loro ruolo senza vincoli o condizionamenti, a prescindere dall’appartenenza ad una delle Porte o dal colore politico. Un altro aspetto di questo progetto riguarda l’operazione di verifica sulla fattibilità che non viene svolta dal gruppo ma bensì dall’ufficio tecnico del Comune.
· Un bilancio della sua presidenza, e cosa pensa sia e possa essere il Palio per Fabriano.
La mia Presidenza ha avuto lo scopo di proseguire e oramai, possiamo dire, quasi terminare l’appianamento di un debito storico e quello di iniziare un percorso di ampliamento dei confini del Palio. Negli anni precedenti abbiamo perseguito una strada che portava questa manifestazione al di fuori del territorio comunale, portando la nostra scuola di infioratori in giro per l’Italia, i nostri borghi medievali rappresentati in altre manifestazioni o la partecipazione di rappresentanze in costume nei cortei di altre città. Poi si è deciso di non limitare l’evento al solo mese di giugno, organizzando infiorate durante il periodo natalizio o in occasione di altri eventi locali: quest’anno, grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio, è stato realizzato proprio un addobbo natalizio che facesse da cornice a quello luminoso offerto da loro. Rispetto al passato, in questa edizione è stato compiuto un altro passo per aumentare la visibilità della manifestazione. Abbiamo lavorato con impegno e collaborato con altre realtà ed appuntamenti, come la realizzazione della fiction e l’evento “città creative”, affinché i turisti che visiteranno la nostra Città per altri scopi potranno godere, scoprire e apprezzare anche il Palio di Fabriano.La situazione economica e sociale della Città rende sempre più difficile fare passi in avanti, ma credo che il nostro gruppo ne abbia fatti molti importanti, costruendo forse l’inizio di un nuovo percorso, ambizioso, impegnativo ed altrettanto affascinante. Non mi resta altro che augurare a tutta la Città un buon Palio e ringraziare tutti quanti offrono il loro sostegno all’Ente e alle Porte per rendere possibile questo grande evento.
Andrea Giombi
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Articoli-Pensieri
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