I PRIORI del PIANO e della PISANA PER IL VENTENNALE DEL PALIO
DOMANDE AI PRIORI del PIANO e della PISANA PER IL VENTENNALE DEL PALIO
Sono iniziati i lavori dell’Ente Autonomo Palio di San Giovanni Battista, in vista della ventesima edizione del Palio, Palio che forse è riduttivo considerare una semplice manifestazione. A tal proposito, iniziamo una intervista ai Priori, cominciando con Vergnetta della porta del Piano e Tavolini della porta Pisana.
Che cosa è il Palio per Fabriano oggi e cosa potrebbe essere?
- VERGNETTA: Il Palio è la festa più importante della città e una occasione preziosa per ricordare le nostre origini e le nostre specialità, ma dopo 20 anni non siamo riusciti ancora a fare il salto di qualità che faccia uscire il Palio fuori dai confini fabrianesi e che faccia diventare le porte vere protagoniste della vita cittadina, purtroppo le difficoltà economiche, e forse un po’ di stanchezza da parte nostra, ha fatto si’ che l’entusiasmo iniziale andasse un po’ scemando. Si potrà ritrovare l’entusiasmo rendendo il Palio più presente durante tutto l’anno e cercando di far appassionare alla manifestazione i bambini già dall’età scolare. Un Palio sempre più vivo ed attrattivo può diventare anche un importante veicolo di turismo, tutti gli amici che nel corso degli anni ho portato a vedere il Palio e in modo particolare le infiorate, sono rimasti stupiti dalla bravura degli infioratori, dalla bellezza delle opere realizzate e del centro storico di Fabriano, che nei giorni del Palio, grazie agli addobbi, alle osterie e ai borghi medioevali risulta particolarmente suggestivo.
- TAVOLINI: Il Palio di San Giovanni Battista giunto oramai alla sua ventesima edizione è sicuramente un evento molto importante per la città, una città dove il coinvolgimento dei cittadini ad un qualsiasi evento è da sempre vissuto con distacco critico, per questo il traguardo dei 20 anni è un gran traguardo. È un palio la cui gestione è in mano a pochi e questo lo porta a vivere momenti di scarsa condivisione di idee; si sta spegnendo la voglia di cambiare e di coinvolgere sempre di più i giovani, che dovrebbero essere la vera anima della manifestazione.
Quale è il contributo che la vostra porta, come espressione dell’Ente Autonomo del Palio di San Giovanni, richiede alla Amministrazione Comunale, soprattutto in merito ai costi delle osterie e delle sedi?
- VERGNETTA: Il Comune è molto presente nella vita del Palio ed i rapporti sono stati sempre molto buoni, ci piacerebbe comunque che ci sia un coinvolgimento sempre maggiore sia nella parte operativa per la realizzazione del Palio, sia nella fase più strategica, in particolare per quello che riguarda la pubblicità, per far conoscere il Palio anche fuori dei confini della valle del Giano.Per quel che riguarda le esigenze più strettamente organizzative, la nostra porta è abbastanza fortunata: abbiamo una sede stabile in un locale di proprietà della Curia e l’osteria verrà realizzata presso il chiostro del complesso San Benedetto, che il Comune ci concede per il mese di giugno. Gli affitti sono naturalmente un costo significativo per una associazione che si mantiene quasi esclusivamente con gli introiti dell’osteria, per questo sarebbe bello, in un ottica futura, poter disporre di un locale adeguato per far diventare la sede della porta un vero luogo di ritrovo piuttosto che un solo deposito di attrezzature.
- TAVOLINI: In qualità di Priore di porta Pisana e di portavoce del mio consiglio, penso che ciò che più preme alla mia porta, è la possibilità di avere una sede a nostra disposizione. Una sede che sia stabile e che possa fungere da laboratorio, da luogo di aggregazione, insomma un punto di riferimento per tutti portaioli e cittadini che vogliano partecipare all’organizzazione del Palio. Inoltre credo che sia da predisporre spazi adeguati per organizzare la propria osteria, principale ed unica fonte di sostentamento della stessa porta, eliminando così i tendoni decisamente inappropriati. L’Ente Autonomo Palio di San Giovanni dovrebbe essere rifondato a partire dal proprio statuto attivando una integrazione sinergica con l’amministrazione comunale,dal momento che credo sia la manifestazione più rappresentativa degli ultimi 20 anni. Ritengo che l’aspetto più importante sia quello di uniformare la parte economica gestionale, in quanto non è possibile che le porte siano in sfida tra loro per le osterie ( unico sostentamento economico ), quando è molto più bello vedere la sfida in piazza tra i quattro storici quartieri tra giochi, arcieri e fabbri.
Quali sono le iniziative per questo ventennale?
- VERGNETTA: Il programma è ancora in fase di definizione: allo stato attuale è prevista una serata rievocativa nel giorno iniziale in cui verranno ricordati i fabbri e i presidenti dell’Ente che si sono succeduti nel corso del tempo.
- TAVOLINI: Le iniziative per il ventennio sono solo piccoli ritocchi ad un programma già conosciuto, questo in linea con quanto già detto sopra e con i sempre più limitati budget.
Andrea Giombi
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