I Pianaroli vincono il Palio e fanno vincere Fabriano
Come tutti sanno il ventesimo Palio di San Giovanni Battista è stato vinto dalla Porta del Piano. Ma che cosa è il Palio? Forse, a vedere il mare di persone che erano in Piazza Alta la sera della sfida del Maglio, è riduttivo inquadrarlo come una sola competizione e rievocazione storico religiosa, è forse la vera espressione della fabrianesità. Questo lo sa bene il Fabbro vincitore, che è al terzo Palio vinto, Michele Picchio. “ Quando avevo 15 anni mi allenavo e una volta presi una scheggia di ferro in viso, ma la fatica che ponevo da ragazzo aveva un sapore dolce perchè io volevo essere lì sul palco immerso dalla mia gente e vincere il Palio. E’ una manifestazione sentitissima, e dopo l’esito dell’ anno scorso, sono fiero di aver vinto con tutta la squadra, dedico questa vittoria come le precedenti al mio amatissimo fratello Doriano”, così ci ha risposto Michele ancora visibilmente emozionato. Con lui davanti alla fontana Sturinalto, alla forgia, il carismatico Simone Biocco che ogni anno mette tantissimo impegno per questa manifestazione, e Fabio Fraticelli : “ Il Palio è passione, un momento di evasione, si vive uno spirito di forte convivenza.” Ci hanno risposto anche i bravissimi veterani, perché non c’è altro da dire, della staffetta, Marco Buttà: “ Il periodo del Palio è espressione di gruppo, di empatia vera con le persone, per questo si dovrebbe cercare di trovare modi per non rinchiuderlo in dieci giorni”, e Lorenzo Biagini: “ Palio è insieme, si creano davvero delle amicizie sincere e vere, sono felicissimo di essere membro di questa famiglia del Piano”. A queste affermazioni Michele ha riso, e davanti ad un piatto di pasta, non troppo buono e esageratamente piccante, ha proseguito dicendo: “L’agitazione è tanta, l’aspettativa enorme, ma il gruppo è allenato, ci prepariamo nella capannina di Colle Paganello, dove ogni anno fatica e amicizia si uniscono, e anche per questo insieme alla squadra ho vinto, nella gara si vede chi è il fabbro più forte”. E Fabio che sdegnando giustamente la pasta : “ Non è facile, durante la gara io e Simone siamo immersi dalle polveri e scegliere il momento esatto in cui dire a Michele di estrarre il ferro non è proprio semplice.” Dalle risposte emerge in modo semplice ma importante, la valenza del Palio per Fabriano, ed è per questo che i nostri ragazzi hanno continuato nel dire: “ Il Palio coinvolge, ed è quindi giusto richiedere alle Istituzioni pubbliche degli spazi adeguati da adibire a sedi delle Porte, senza dover sostenere spese d’affitto”, così ci ha risposto Michele. “ Che senso ha vincere i Pali, per poi doverli riporre in locali adibiti solo a magazzini, per di più da noi pagati” così ha continuato Fabio. I più giovani di questo piacevolissimo incontro, erano Daniele Buttà, da sempre in collaborazione con Michele e gli altri della forgia, e Gianluca Giombi consigliere di Porta del Piano; ma seppur giovani dalle idee chiare, il primo ha voluto sottolineare :“Con questo evento viviamo lo stemma cittadino, e nella competizione ci sentiamo uniti nelle nostre tradizioni” e Gianluca :“ Dopo tutto quello che abbiamo qui detto, e dopo l’emozioni che Michele con tutti i ragazzi hanno trasmesso, come consigliere di Porta del Piano, nel mio piccolo, mi sento di dire che il Comune ci deve davvero aiutare, nel darci dei locali anche da adibire a esposizione per i nostri vestiti e per i nostri Pali tutti, così si potrebbe vivere il Palio non solo per dieci giorni”. Questi ragazzi hanno fatto sì vincere il Piano, ma nel loro impegno silenzioso, come di tanti altri che mettono fatica nel Palio, hanno fatto vincere più che altro Fabriano. Questa è vera fabrianesità, e penso debba essere concretamente supportata dalle Istituzioni pubbliche,in quanto credo ci sia uno spirito e atteggiamento di rivincita e vittoria da tanti problemi che si vivono qui quotidianamente.
Andrea Giombi
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Articoli-Pensieri
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